Il colpo è ormai fatto: Alessandro Buongiorno è sempre più vicino al Napoli, e il suo arrivo alla corte di De Laurentiis è previsto a breve. Il centrale del Torino e della Nazionale diventerà il pilastro della difesa azzurra, fortemente voluto da Antonio Conte. Ieri è stata una giornata cruciale per la conclusione di una trattativa in corso da mesi, che ha registrato una brusca accelerazione nelle ultime ore. Il direttore sportivo Giovanni Manna ha esercitato una pressione costante, prima con l’agente del giocatore, Beppe Riso, fino a tarda notte, e poi con la dirigenza del Torino. L’operazione è ormai alle battute finali, secondo l’edizione odierna de Il Mattino.
Buongiorno ha espresso il suo consenso al trasferimento al Napoli ed è pronto a mettersi a disposizione di Conte
Con il suo manager, ha lavorato fino a tarda notte su accordi riguardanti durata del contratto, commissioni e bonus, aspetti cruciali anche per l’acquisto dal Torino di Urbano Cairo. Buongiorno firmerà un contratto quinquennale, con un’opzione unilaterale per un ulteriore anno, con il Napoli, a cifre che quasi triplicano il suo attuale stipendio a Torino, che è di un milione di euro di quota fissa più circa trecentomila euro in bonus e obiettivi.
Durante le trattative, è stata discussa anche l’inserimento di una clausola rescissoria
Le positive impressioni degli ultimi giorni sono state confermate negli ultimi incontri tra le parti. L’ottimismo riguarda anche la differenza tra domanda e offerta: il Torino chiede circa 45 milioni di euro per il suo capitano, mentre il Napoli ha alzato la sua offerta iniziale fino a 35 milioni più alcuni bonus, che potrebbero facilitare il buon esito dell’operazione. La conclusione dell’accordo è imminente, e Conte spera di avere Buongiorno a disposizione il prima possibile, ovviamente dopo i giorni di ferie che spettano al difensore 25enne, reduce dall’esperienza agli Europei in Germania. Buongiorno dovrebbe firmare a breve per poi unirsi al Napoli nella seconda fase del ritiro a Castel Di Sangro a fine luglio.
Fonte: Il Mattino